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IL MISTERO DI WETHERBY
(WETHERBY)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 29 maggio 1986
 
di David Hare, con Vanessa Redgrave, Joely Richardson, Ian Holm, Judi Dench (Gran Bretagna, 1985)
 
Wetherby è un film completamente rivolto al passato.

Innanzitutto, per il suo tema: un giovane e misterioso straniero si suicida in casa di una maestra di mezz'età (Vanessa Redgrave) senza che, apparentemente, esista una ragione precisa. A partire da una ricostruzione per frammenti del passato dei vari personaggi si cerca allora di ricostituire la personalità dello straniero. Quindi, per la sua forma: il cinema, che è un mezzo nato essenzialmente, come la fotografia, per riprodurre l'istante presente, si è dotato di un noto espediente per filmare il passato, il flash-back. Ossia quello stacco netto, o introdotto da una dissolvenza, che interrompe la cronologia del racconto per mostrarci qualcosa accaduto tempo addietro. Wetherby usa ed abusa di questo procedimento: si direbbe anzi, ed è proprio il limite del film, che nasca e cresca proprio per la seduzione, tutta letteraria, di coniugare questi frammenti cinematografici del passato.

David Hare, che ha vinto a Locarno nel 1984 il premio dei TV Movies, è sicuramente un letterario e probabilmente un ambizioso. Tutte qualità che possono facilmente trasformarsi in difetti: così, da un lato, il film incuriosisce e a tratti affascina per la fitta ragnatela di tracciati che l'autore tenta di ricostruire. E con essi dare una forma una logica ad un presente fatto tutto di convenzioni, di amicizie superficiali, di solitudini malcelate, di convenzioni esibite nel microcosmo di un villaggio della campagna inglese.

E dall'altro finisce col perdersi ed irritare: perché l'operazione finisce per diventare fine a se stessa. La logica si perde (siamo ben lontani dalla precisione millimetrica di un film al quale si pensa, Providence di Alain Resnais), i raccordi non quadrano esattamente, la comprensione diventa laboriosa.

Ci si ritrova al punto di partenza, e cioè senza aver messo dell'ordine all'ambiguità del presente. Che forse voleva essere il tema del film: ma al quale autore e spettatori desideravano sicuramente giungere in modo differente. Orso d'Oro al festival di Berlino.


   Il film in Internet (Google)

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